L’osteoporosi è una patologia caratterizzata da una riduzione della massa ossea
L’osteoporosi è una patologia dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa minerale ossea e da un deterioramento microstrutturale del tessuto osseo. Indebolisce le ossa rendendole fragili e più soggette a fratture anche in seguito di piccoli traumi come una semplice caduta o il sollevamento di un peso. Le fratture più frequenti sono quelle del polso, del radio, dell’omero, delle vertebre e in particolar modo del femore.
Si stima che in Italia ogni anno si abbiano circa 100.000 fratture di polso e 70.000 di femore dovute proprio a osteoporosi. Questa patologia colpisce nel mondo circa 200 milioni di persone.
Osteoporosi ed alimentazione
Solitamente l’osteoporosi non dà avvisaglie della sua comparsa e nella maggior parte dei casi viene diagnosticata solo in conseguenza di una frattura.
Dai 35 anni di età in poi il processo di riparazione delle ossa avviene in modo sempre più lento. In particolar modo nelle donne in menopausa il rischio di fratture aumenta notevolmente.
I soggetti a rischio di sviluppare l’osteoporosi per mantenere le ossa sane dovrebbero fare esercizio fisico con regolarità, evitare di consumare alcolici, limitare l’assunzione di caffè, astenersi dal fumo e seguire una corretta alimentazione, che includa alimenti ricchi di calcio e vitamina D.
Generalmente si consiglia l’aumento del consumo di alimenti come latte e formaggio, consiglio di per sé giusto ma non sufficiente se non si associa la vitamina D3. La vitamina D3 è una vitamina la cui produzione endogena è fotosensibile. Cioè viene prodotta in funzione della quantità di raggi solari che la nostra pelle riceve. E’ quindi molto importante ricorrere anche all’ integrazione di questa vitamina attraverso l’assunzione di supplementi nutrizionali. Anche partire dai 40 anni in su quando cominciano a calare gli ormoni sessuali, alleati delle ossa. Specialmente nelle donne che a causa della menopausa subiscono un drastico calo proprio di questi ormoni.
La vitamina D3 agisce favorevolmente la captazione del calcio a livello intestinale e il suo passaggio in circolo. Perché questo calcio possa fissarsi poi nelle ossa e non rimanga libero e inutilizzato o peggio ancora non si vada ad accumulare in luoghi dove può diventare dannoso, come il tessuto adiposo o le pareti dei vasi arteriosi, bisogna associare la Vitamina K2, il cui compito è quello di prendere il calcio, aiutarlo a dirigersi laddove deve ovvero nelle ossa e fissarlo, migliorando così la densità ossea.
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