Un sistema immunitario forte anche in inverno
Il sistema immunitario è una complessa rete di mediatori chimici e cellulari che riconosce qualsiasi invasione esterna da parte di batteri, virus e altre molecole che possono causare danni al nostro organismo.
Quando una sostanza estranea penetra nel corpo il sistema immunitario innesca una reazione infiammatoria con lo scopo di eliminarla. Il sistema immunitario è costituito da una complessa sinergia di cellule (granulociti, macrofagi, cellule natural killer e linfociti), anticorpi e mediatori chimici come le interleuchine che permettono alle cellule del sistema stesso di comunicare tra loro.
Numerose sono le cause che possono portare ad un indebolimento di questo complesso meccanismo come mutazioni genetiche, virus (HIV), malnutrizione, radiazioni, inquinamento, farmaci e chemioterapici. Un altro fattore che mette a dura prova il nostro sistema immunitario è sicuramente il periodo invernale.
Il freddo di questa stagione ci costringe a passare lunghi momenti in ambienti chiusi, riscaldati e poco arieggiati in cui virus e batteri possono riprodursi con facilità ed aumentare notevolmente i rischi di contagio. In inverno, inoltre, il sistema immunitario è indebolito anche dalla carenza molto diffusa di vitamina D.
Questa vitamina è fondamentale per l’attivazione del sistema immunitario e, in particolar modo, dei linfociti T e B ed è sintetizzata dall’organismo grazie ai raggi UV solari. È facile, quindi, capire come in questa stagione in cui vi sono meno ore di luce, tendiamo a coprirci di più e stiamo principalmente in luoghi chiusi, la carenza di vitamina D sia largamente diffusa.
È di fondamentale importanza quindi, per contrastare adeguatamente tutti gli stimoli a cui è sottoposto il sistema immunitario durante l’inverno, seguire una dieta bilanciata ricca di frutta, verdura ed antiossidanti.
A volte però la sola dieta non è sufficiente, e, per evitare di ammalarsi, occorre integrare con alcune sostanze che si sono dimostrate utili per rafforzare il sistema immunitario.
- VITAMINA D: È ormai noto da molto tempo che questa vitamina non ha la sola funzione di presiedere al metabolismo del calcio e rafforzare l’apparato osseo. Numerosi studi scientifici hanno scoperto che la vitamina D è coinvolta nella regolazione dell’espressione di oltre 300 geni, molti dei quali sono coinvolti nella risposta immunitaria: la vitamina D, infatti, ha la funzione di attivare le cellule del sistema immunitario legandosi a specifici recettori di membrana. È stato dimostrato, inoltre, che la deficienza di questa vitamina è correlata ad un aumento del rischio di contrarre varie infezioni come TBC, HIV, HCV e infezioni delle vie respiratorie. [1]
- VITAMINA C: Oltre alla nota funzione antiossidante e riducente della vitamina C, numerosissimi sono gli studi che hanno dimostrato un’attività di questa vitamina sul sistema immunitario. La vitamina C è in grado di aumentare l’attività dei fagociti [2], delle cellule Natural Killer [3], e dei linfociti T [4], e di aumentare, inoltre, la produzione di interleuchine e di anticorpi [5].
- PROBIOTICI: L’intestino non è solo responsabile della digestione dei cibi, ma costituisce anche la più estesa barriera del corpo con l’ambiente esterno ed il tessuto linfoide intestinale rappresenta più del 70% del sistema immunitario umano. I probiotici contribuiscono alle funzioni difensive dell’intestino producendo sostanze batteriostatiche e battericide, e mantengono il tratto gastrointestinale in piena efficienza. È stato dimostrato che una supplementazione di lattobacilli e bifidobatteri stimola la produzione di cellule T regolatorie e di interleuchina 10 [6]. I probiotici possono anche diminuire l’incidenza delle infezioni delle vie respiratorie nei bambini [7].
- EMICELLULOSE: Le emicellulose predigerite a catena corta hanno la capacità di essere assorbite dall’intestino. Un volta penetrate nell’organismo vengono viste come sostanze estranee e portano ad un’attivazione del sistema immunitario aumentando l’attività delle cellule Natural Killer, dei linfociti T e B ed incrementando la produzione di immunoglobuline e interleuchine [8].
Bibliografia
[1] Kroner et al. 2015
[2] De la Fuente et al. 1981
[3] Heuseret et al. 1992
[4] Siegel et al. 1979
[5] Wu et al. 2000
[6] Von der Weid et al. 2001
[7] Hatakka et al. 2001
[8] Ghoneum et al. 2004